Poesia di Vincenzo Fiaschitello
Metamorfosi del fiore e della donna
Fiore, testimone delicato
dell'albero che il mio occhio
ancora non vede, ma che il mio
cuore già conosce. Eri in boccio
appena ieri e ancora prima
un semplice seme.
Donna, avevi il volto della bimba
nata stamani, speranza del domani.
Più tardi, compimento a volte
tenero, inarrestabile, sapientemente
piegato alla ruota del tempo, a volte
tragico e turbato sull'orlo
della vertigine. E infine profilo,
ancora riconoscibile, di stella
quasi staccata dalla costellazione
della vita, irreparabilmente
perduta nel cerchio di letale
sazietà e ritrovata nel giorno fatale
che senza fine verrà e senza male.