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Poesia di Vincenzo Fiaschitello Mi trafigge il passato
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Poesia di Vincenzo Fiaschitello
Mi trafigge il passato

Pur se occultato mi trafigge il passato

sempre possente nell'istante presente.

Ci sono tutti i segni: epidemie, guerre,

tsunami, rivolte, odi...

Ma non è ancora l'apocalisse !

La Natura si prende il tempo lungo

delle innumerevoli generazioni.

Ci avverte, questo sì, ci mette in guardia

col suo canto di vampa, ora asciugando

ora bagnando fin troppo, deflagrando

e erodendo: tuttavia attenta a non annientarci.

Le mie pupille, catturate da fragili

colli spogli di ogni silvestrità,

si inchinano a crolli smaniosi

e sprezzanti. Sembra che tutto venga

asservito a una volontà inarrestabile.

Distruzione? Annullamento?

Falsità, errore del nostro occhio, sono 

le cose del mondo che diventano altro,

da se stesse si strappano e accolgono

l'invasione dell'altro, trasformandosi.

Si vive morendo.

Anche la morte è vita e amore. Così

di ogni cosa, così del nostro essere,

che per vivere non può che galleggiare

di continuo nel tempestoso mare dell'agonia.

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