Poesia di Vincenzo Fiaschitello
Il pittore
Tornando dal quotidiano estivo
perlustrare il paese, ragazzo,
mi fermavo dinanzi alla porta
di Accomando, un po' per riposarmi
dalla corsa su per la lunga scalinata,
un po' per ammirare il suo lavoro
di artista. Un buco, una tana, tra colori
e odori di trementina!
Non sapevo che mari dipingesse
che monti e laghi e salici piangenti,
non sapevo da dove traesse ispirazione
perché da lì l'orizzonte era chiuso.
Ci sono i tuoi occhi, mi diceva,
alzando di tanto in tanto lo sguardo
e tenendo a mezz'aria il pennello
madido d'azzurro, ci sono i tuoi
occhi di undicenne affacciato
appena ora al mistero della vita!