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Poesie di Heine - Lorelei
Poesia Heinrich Heine
Lorelei

Non so perché in fondo al cuore 
così triste mi sento:
una fiaba d'antichi tempi
non vuole uscirmi di mente.
L'aria è fresca e s'imbruna;
placido il Reno scorre;
la cima del monte s'illumina
nel raggio del sole che muore.

Quasi un prodigio, una fanciulla
bellissima lassu siede: 
lampeggiano aurei gioielli;
si pettina le chiome d'oro.
Con aureo pettine le avvolge,
modulando una sua canzone:
ricca di un fascino arcano,
violento, la melodia risuona.
Nell'esile nave il marinaio
selvaggia angoscia afferra:
pi6 non vede gli aguzzi scogli,
proteso è il suo guardo nell'alto.
Ben so che l'onde alla fine
vascello e nocchiero ingoiano:
cosi del canto della Lorelei
il fascino arcano s'adempie.

Lorelei, nella mitologia popolare germanica, è una spccie di sirena del fiume, che attira con il suo canto i marinai e li fa morire. Affascinati dalla sua bcelezza, essi non vedono gli scogli contro i quali fatalmente va ad infrangersi la nave le  onde li travolgono.
Questo canto veramente bello ha avuto una grande fama. Il poeta si abbandona alla facile suggestione dclla leggenda popolare che spinge ad una commozione immediata. Conservando il distaccato equilibrio dell'uomo colto, egli ha dato ai versi la leggerezza e il ritmo di una delicata fiaba.

Trad. di Salvatore Barbaglia

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