Poeti Emergenti
Poesia di Gabriele
Tutto va alla malora
Ooh Dio, cosa vuoi che mi cerchi
son qui insieme agli altri con la voglia
di toglierci di dosso la disabilità,almeno
per il Santo Natale.
Pesante, è un cappotto come quelle
patologie uscite per caso dal cappello
del mago lucifero che sempre pronto
dagli inferi stà con i suoi numeri algebrici
sgrammatizza i punti e le virgole dalle tue
parole… confonde i geni per cromosomi e
in testa va tutto in malora per un essere
povero come la vita mia.
Con quegli occhi penosi amico, uniti nella
disgrazia, stimi il mio valore alla memoria.
Mentre alla ulss seduti ai corridoi, spettatori
applaudono alla nostra sfilata mai passato
di moda siamo gli ammirati all'ultimo
grido arrivati per la cristiana disabilità.
Non sono un uomo da mostrare agli incroci
per la carità, uccidetemi!
Son stufo d'essere uno straccio slavato che
raccoglie l'acqua sporca dell'umanità.
Dove devo andare a comprare poesia per
spiegare che non sono pazzo, anche se il corpo
è alla follia nel trito del dolore, scrivo prose nei
frammenti di tempo, con queste parole leccando
le ferite.