Poeti emergenti
Poesia di Gabriele
Aggregati
Aggregati all'europa con la crisi mondiale,
noi disabili con coloro abili insieme affollati
siamo, per essere danneggiati italiani giovani
che con le mani stanno con quello in
mano a contemplare l'amore fisico per
il lavoro assente son occupati in anticipo
conquistati dalla mafia della vecchiaia.
Unico referente della morte ch'attende
buone nuove dall'aldilà abbadati da un
diritto da chicchessia alla meno peggio
esposto a dover d'ognuno che raccoglie
sale, del suo male esistenziale e
i suoi resti il Signore accoglie in cielo
con gli stenti vissuti di una vita.
Ora che son un santo da sopportare,
la notte non togliermi l'angelo che fù
il custode dalla nascita della vita mia.
Lui, avvisa l'anima quando io dormo
nei momenti di pericolo intensifica
il dolore nel mio corpo, spara una
cannonata che sveglia il sonno
ristoratore. Eeh in un attimo stò a
cercare la pace interiore dei sensi
nel corpo con un mare di guai preso
a rimuginare bestemmiando io vil santo
mostro il quotidiano d'un parkinsoniano
è il nostro destino già malandati essere i
fregati del mondo andati a male.