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Favola di Tony Basili -
Il galletto di Montagliani -

 

Un libero galletto, impertinente

e sì felice da far chichirichì,

ogni dì senza permesso e niente,

cantava al mattino e pure a mezzodì:

Non poteva stare zitto, quel galletto,

per salutare il giorno all’ora sesta,

riscosso dalle tenebre in dispetto

di quei che pur di questo si molesta.

E di nuovo a mezzodì il canterino,

non poteva che gonfiarsi e far così,

scatteggiando il bargiglio corallino,

sopra una trave, a rifar chicchirichì.

Agli acuti, drizza la sua cresta,

mentre scuote il capo a mezzodì,

ma c'è chi medita di fargli festa,

ed è andato a reclamare dai CiCì!
In verità non so che abbia in testa

chi del gallo vuol frenar i chicchirichì,

che lo faccia per stizza o per protesta,

gli consiglio di purgarsi e rinsavir!

Questa favola ci insegna, se tu vuoi,

che un gallo se la canta per la gioia,

che ci si stizza, quasi sempre per noia,

ma se hai cresta, canta pure i casi tuoi.

40/8.7.97



8.7.97

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