Grandi donne della storia
Maria Montessori
Maria Montessori, nasce a Chiaravalle (Ancona) il 31 agosto 1870 da famiglia di umili condizioni.
È la prima donna in Italia a laurearsi in medicina (1896).
Verrà chiamata per tutta la vita "dottoressa".
A Roma diventa assistente di neuropsichiatria all'Università e si occupa dei bambini mentalmente anormali. Usando soprattutto incoraggiamento e pazienza, ottiene risultati sorprendenti.
Riesce a preparare agli esami di licenza elementare bambini tardivi senza che gli esaminatori si accorgano della loro inferiorità.
Per incarico del Ministero, insegna il suo metodo (fondato sull'autoeducazione in un ambiente ricco
di attività stimolanti) a un gruppo di maestre della prima scuola magistrale.
Il metodo Montessori, applicato anche a bambini normali, ha grande successo in tutto il mondo.
Sorgono centri in Spagna, in Svezia, in Olanda, in Inghilterra, in Danimarca, negli Stati Uniti, in India...
Ostacolata in Italia dal regime fascista, Maria Montessori si trasferisce in America, poi in Spagna e in Inghilterra.
Viaggia molto, organizza nuovi istituti in Europa, in Sudafrica, in Giappone e in Cina.
Muore in Olanda all'età di 82 anni, nel 1952.
Quel giorno
Un mattino di settembre del 1907, a Roma, ho fondato la prima "Casa dei bambini".
È una tappa importanre della mia vita.
Avevo 37 anni e, grazie anche ad elargizioni di privati, nasceva l'Opera che porta il mio nome per la diffusione del nuovo metodo didattico e l'istituzione di nuovi asili e di scuole.
Ero certa che il bambino non è un "piccolo" da addestrare, cui insegnare a comportarsi e a ragionare come gli adulti. Sapevo ormai che il bambino ha un mondo, una sensibilità, una personalità propri. Compito degli educatori era quello di creargli attorno un ambienre su misura, per offrirgli un campo d'azione più libero e più stimolanre. Teorie che per un anno avevo sperimentato nelle case popolari del quartiere di San Lorenzo. E adesso, finalmenre, vedevo sorgere la prima Casa.
Il cammino era ancora lungo, ma mi sentivo soddisfatta.