Giovanna d'Arco
Grandi donne della storia
Giovanna d'Arco, eroina francese e santa, soprannominata la "Pulzella d' Orléans ", nasce il 6 gennaio 1412 in un villaggio della Lorena. Figlia di contadini, quattro fratelli, cresce analfabeta.
A 13 anni comincia a sentire «voci celesti» e a poco a poco si convince di essere destinata da Dio a una missione: liberare la Francia dagli inglesi e far consacrare re Carlo VII.
È poco più di una bambina quando indossa l'armatura e corre in soccorso di Orléans assediata dagli inglesi. La città viene liberata. Ma l'azione militare francese subisce un arresto e gli incitamenti della Pulzella, che pure dopo l'incoronazione del re aveva meditato di tornare fra le sue greggi, rimangono inascoltati.
Nel novembre del 1430, Giovanna viene catturata dai Borgognoni e venduta agli inglesi per lO mila scudi.
Per vendette personali e precisi motivi politici, le viene subito intentato un processo per eresia.
La prigioniera, cui è negata l'assistenza di un difensore, sa tener testa ai giudici.
Condannata come strega ed eretica, Giovanna sale al rogo a 19 anni, il30 maggio 1431.
Sino alla fine proclama la propria fede nelle "voci".
Soltanto nel 1450, Carlo VII ordina un'inchiesta.
In base ai documenti ritrovati a Rouen, viene iniziato un processo che si conclude sei anni più tardi con la piena riabilitazione della Pulzella.
Nel 1920 il papa Benedetto XV la proclama santa.
Quel giorno
La mattina del 30 maggio 1431, nella piazza del Mercato Vecchio di Rouen: è il giorno della mia morte.
E anche della mia liberazione.
Ero rinchiusa dal 9 gennaio in una gabbia di ferro con pesanti catene alle mani, ai piedi e al collo.
Mi aveva giudicato non un tribunale ecclesiastico, ma un tribunale di guerra nemico.
Rifiutai di lasciare quello che i giudici avevano definito «il vergognoso abito di soldato che la rende abominevole a Dio e agli uomini».
Sono morta dopo aver gridato «Jesus!»: le fiamme che mi avvolgevano stavano conducendomi da Gesù.