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Giochi in palestra o all'aperto 
La rivincita dei topi 

Si dividono i bambini in due squadre. La palestra o (il cortile) in tre zone, con due righe.
La prima zona, da una parte, è la « casa dei topi »; la seconda zona, nel mezzo, è il « territorio di caccia»: lo terza zona. dalla parte opposta alla prima, è la «casa dei gatti ». Nel mezzo del «territorio di caccia» si mettono una decina di birilli, o di sassi,  o di palle, insomma di oggetti facilmente afferrabili: sono le « esche ».

La curiosità del gioco sta nel fatto che anche i topi possono diventare cacciatori.
Si estrae a sorte chi deve cominciare.
Ammettiamo che vengano estratti i topi.

1 Tempo. Al « via », i topi escono dalla « casa» e vanno alla conquista delle «esche »: ma i « gatti» si precipitano per impedirlo.
Se un « gatto» tocca un « topo» senza esca, lo cattura. Se il topo ha già l'esca in mano, cattura anche l'esca. I prigionieri devono rimanere nella casa dell'avversario, fin che un compagno non li venga a liberare, toccandoli.
Il prigioniero preso con l'esca può scappare riportandosi via l'esca stessa.
Ognuno è in salvo quando rientra nella propria casa.

2 Tempo. Mentre ferve l'agile lotta, il capogioco (dopo due minuti) grida:
« cambio! »; e i « topi» si rivoltano. Da cacciati diventano cacciatori. Però, adesso, i « gatti» possono prendere direttamente anche le esche che i « topi»

non sono riusciti a prendere. Il « topo» che tocca il « gatto » lo cattura con le modalità di cui sopra.
3 Tempo. -Dopo due minuti, nuovo cambio, e così via.
Vince la squadra che riesce, alla fine del gioco, ad avere in « casa» il maggior numero di esche.

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