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Poesia di Vincenzo Fiaschitello
Come un suono triste

Come un suono triste
di marranzano
che ti vibra in gola
e poi lentamente muore,
la vita se ne va.
E ti sembra cosa assurda
questa carne che ti porti
appresso,
trascinata, trasmutata,
derivata da quel grumo
sanguinolento che mani
esperte alzarono
perché l'aria desse l'avvio
al grido della vita, 

mani che tagliarono
e separarono da altra carne, 
da altro tu,
dove nuotava il tuo oscuro io.

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