Poeti Emergenti -
Poesia di Salvatore Padrenostro -
Occàso…
è come se la mia vita
non avesse mai avuto inizio…
… è come se la mia vita
fosse un eterno finire…
Verso il tramonto che le rose imprecano,
con un passo che non ha certezza, mi dirigo
imprudente, fremente d’ansia: querulo
il cipresso, festanti le ombre in erezione.
E non c’è canzone di cui non ricordi
il motivo, e motivo non c’è per dimenticarsene.
Qui, il ritmo è blando, le cose scorrono;
tutto ha una sua occorrenza,
nulla è d’una certa importanza.
Si svelano suoni inauditi, silenzi e rassegnate
voci di uomini incorse nel tragico.
Le campane sventolano, e l’aria
è immobile… dove c’è il cielo ci sono io;
dove il cielo si oscura ci sono io; dove…
il sole si stempera… ci sono io!
Si infiammano le ore, procedere
è inutile: ora mai si dissolve il resto.
Ciò che non sono è fuori dal fuoco dell’obbiettivo
di chi guarda, ancora scorge, appena,
me, che mi dirigo inconcludente verso un luogo
apparente di luce, e morente.