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Poesia di Pasquale Ruocco - Dicembre
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 Poesia di Pasquale Ruocco
Dicembre

Va dicembre, in mezzo al gelo,
col suo sacco sulle spalle,

Va dicembre, in mezzo al gelo,

col suo sacco sulle spalle,
mentre scendono dal cielo
bianchi sciami di farfalle.

Ecco il mese che raccoglie
tutti al fuoco dei camini

e che va, di soglia in soglia,
festeggiato dai bambini.
Che letizia si diffonde

nei palazzi e i casolari
con le tenere e gioconde
 melodie dei pifferari!
Tutti corrono festosi,
sotto il turbine dei fiocchi,
fra i negozi scintillanti
di dolciumi e di balocchi.
E Dicembre, allegro in viso
nel vedere facce liete,
nel tinello, d'improvviso,
 fa sbocciare un verde abete;
e l'abete, tutto adorno
di lustrini, chic che e doni,
vi sussurra jn questo giorno:
 « O fanciulli, siate buoni!
Non sentite cosa dice
questa nenia di campane?
Ogni cuore sia felice,
 ogni desco abbia il suo pane!
Date un dono all'orlanello.
che giocattoli non ha:
e il Natale assai più bello, bimbi miei, per voi sarà ».

La graziosa poesia  ti presenta l'aspetto più a lieto del mese di dicembre, che porta i bei giorni delle feste natalizie. 
In questo periodo l'amore fra le pareti domestiche trova la sua espressione in doni dolcissimi e scintillii cari agli occhi ed al cuore.  I versi si chiudono con una gentile nota di altruismo: se vuoi essere veramente felice in questa atmosfera di bontà, non dimenticare chi è povero e solo, e godi della gioia di donare.

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