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Poesia di Heinrich Heine
Scuote gli alberi il vento d'autunno

Scuote gli alberi il vento d’autunno,
nella notte umida e gelida;
avvolto nel mio grigio mantello,
cavalco tutto solo nel bosco.

Mentre cavalco, io vedo in frotta
cavalcare con me i miei pensieri;
come il vento mi portan leggeri
a casa della mia diletta.

I cani abbaiano e la servitù
accorre con le fiaccole in mano;
salgo con furia su per le scale
facendo risuonar gli speroni.

La sala splendida degli arazzi,
è pervasa di aromi e calore,
lì m’attende il dolce mio amore…
mi precipito tra le sue braccia.

Il vento mormora tra' l fogliame,
e si sente la quercia parlare:
«Cosa vuoi, folle cavaliere,
con questo tuo folle sognare ?».

Der Herbstwind riittelt di Baume
Der Herbstwind riittelt di Baume,

Die Nacht ist feucht und kalt;
Cehiìllt im grauen Mantel,
Reite ich einsam im Wald.

Und wie ich reite, so reiten
Mir die Gedanken voraus;
Sie tragen mich leicht und luftig
Nach meiner Liebsten Haus.

Die Hunde bellen, die Diener
Erscheinen mit Kerzengeflirr;
Die Wendeltreppe stiirrn ich
Hinauf mit Sporengeklirr.

Im leuchtenden T eppichgemache,
Da ist es so duftig und warm,
Da harret meiner die Holde -
Ich fliege in ihren Arm.

Es sauselt der Wind in den Blattern,
Es spricht der Eichenbaum:
«Was willst du, tòrichter Reiter,
Mit deinem tòrichten Traurn?«

Trad. Salvatore Barbaglia

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