Poesia di Domenico Marras
Non mi son perso d'animo
Il giorno stesso che sono nato,
Nella angustissima catapecchia
Che trovavasi, e trovasi ancora,
Al numero venticinquesimo
Della via Giuseppe Manno di Uri,
Benché piccolino piccolino,
Appena visti i pochi e poveri
Mobili che vi erano per terra
Ed altre poverissime cose
Che vi erano appese alle pareti,
Mi son detto: Domé, abbi coraggio,
E abbine tanto, ma tanto tanto,
Perché sei nato molto povero.
Però, nascita a parte, son stato
Molto, moltissimo fortunato,
Perché la camicia che al momento
Non avevo, me la son trovata
Addosso non molto tempo dopo.