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Favola di Fedro
L'asino al vecchio pastore

Libro primo
Càpita, il più delle volte, che nel mutar di governo

i poveretti non mutino nulla se non il padrone:
e che sia vero lo mostra questa brevissima favola.
Un pauroso vecchietto pasceva un asino al prato,

e dal clamor dei nemici subitamente atterrito,
gli consigliava la fuga, che non venissero presi. '
Ma quello, senza scomporsi: «Credi tu forse, di grazia,
che il vincitore abbia in capo di pormi addosso due basti?»,
«No!», gli risponde il vecchietto. «E allora, che mai m'importa
a chi sia servo? Purché porti un sol basto al groppone»,

Asinus ad senem pastorem
In principatu commutando saepius
nil praeter domini nomen mutant pauperes.
Id esse verum, parva haec fabella indicat. 
Asellum in prato timidus pascebat senex.
Is hostium clamore subito territus
suadebat asino fugere, ne possent capi.
At ille lentus «quaeso, num binas mihi
clitellas impositurum victorem putas?»
Senex negavit. «Ergo, quid refert mea
cui serviam, clitellas dum portem unicas?»

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