Poesia di Girolamo Preti
Si consolava in mirando l'albergo della sua donna
Notturno e solo, a queste mura intorno
vòmmen'errando, e queste pietre adoro;
ch'a me sembra influir pace e ristoro
questo de la mia dea cielo e soggiorno.
E qual avaro che la notte e 'l giorno
s'aggira ove le gemme asconde e l'oro,
tal io dove si cela il mio tesoro
vengo, guardo, m'aggiro, e parto e torno.
Entra il pensier dove non entra il passo,
spargo a l'ombre i sospir tra vivo e morto,
ed ora abbraccio il muro, or bacio un sasso.
Così, quasi nocchier naufrago in porto,
qui mi ricovro tempestoso e lasso,
e qui rimango infra 'l mio pianto absorto.