Poesia di Rosario Raffa
Gioventù
Noi bimbi, figli della guerra
Giocavamo con la terra
Nella madia, chiuso il poco pane
Anche quando avevamo fame.
Nelle viuzze di campagna
Con le scarpe dono di natura,
Raccolti sui confini della “robba”
Mangiavamo i frutti dei roveti
Impilati in filo d’erba
E fichi d’India selvatici
Tagliati con la spina,
Sulla bocca tracce di rosso acceso
Come di rossetto,
E la fame si placava.
Dei pomidoro,
Finita la campagna di raccolta
Volavano tra noi come torte in faccia.
A sera stanchi sporchi e soddisfatti
Ascoltavamo a capo chino i rimbrotti delle mamme
E noi col pensiero alla prossima battaglia:
Domani miro meglio.
Adesso siamo nonni
E abbiamo discendenti che si chiamano nipoti
Mangiano nutella, merendine e giocano col picci
Un poco obesi e anche un po’ stressati
Perché figli di genitori separati.
Spontaneo viene il paragone
Tra il loro e il nostro tempo
Ma sono i nipoti a vincere
Perché hanno un alleato:
La loro GIOVENTU’.