Poesia di Piero Tucceri
Camminando
Camminando,
mi son voltato indietro.
Ho scorto alcune orme.
Erano le nostre orme.
Ricordavano
il tempo passato.
Ricordavano
quando eravamo
ancora insieme.
Ricordavano
quando tu eri
ancora con me.
Soprattutto
nei momenti più difficili.
Allora eri sempre
al mio fianco,
per confortarmi
nel non senso della vita.
Col tuo affetto
mi esortavi a proseguire.
Mi esortavi
ad andare avanti.
Incoraggiandomi
verso l'insondabile futuro.
Un futuro
fosco di ombre.
Un futuro
che però non temevo.
Perché era
il nostro futuro.
Ho poi guardato
ancora indietro.
Ma mancavano
le tue orme.
Le aveva rimosse
la tua dipartita.
Ho allora
guardato meglio.
Le ho cercate a lungo.
Le ho cercate invano.
Non c'erano più.
Mancavi tu
a lasciarle sul terreno.
Ormai le avevi impresse
soltanto nel mio cuore.
E allora ho sofferto.
Ho sofferto
per la tua assenza.
Mi son sentito
solo.
Ho provato l'afflizione
della solitudine.
Ho di nuovo
guardato avanti.
Ma non ho scorto nulla.
C'era soltanto
il buio.
Il buio
della mia esistenza
senza te.
Impaurito,
ho cercato rifugio
nel presente.
Ma senza conforto.
Ho avvertito soltanto
il vuoto della mia vita
senza te.
Non convinto,
ti ho cercato ancora.
Ti ho cercato
disperatamente.
Ti ho persino chiamato.
Come facevo prima.
Ma non hai risposto.
Così mi son sentito
solo
con me stesso.
Solo,
con i miei ricordi.
Solo,
con i nostri ricordi.
Solo,
con le mie e mozioni.
Solo,
con la tua nostalgia.
Solo,
col nostro passato.
Solo,
col tuo ricordo,
Argo.
Mio inseparabile,
Piccolo, Vero e Grande
Amico.
Perciò Grazie, Argo:
Grazie per il raggio di luce
col quale hai illuminato
un tratto della mia esistenza.
Con te ho conosciuto il Vero
Amore.