Poesia di Penelope Ulisse
La prima notte
Pensa.
Scrivi.
Correggi.
La cenere di un anno,
come la macchia di un'anima.
Una macchia su una giacca
usata troppo a lungo.
Una macchia senza più il tuo odore.
Pensa di più.
Torna indietro.
E' tutto sbarrato.
La macchia è sempre lì.
Non si lascia lavare perché è dentro.
Non ti permetterò, bambina dagli occhi grandi, di farlo.
Ti laverò ogni volta
quando tornerai dai raduni d'amore.
Ti coprirò bene
come un segreto,
perché tu possa nascere
e morire
ogni giorno.
E poi ti dirò:
Guarda.
Scrivi.-
Salvati.