Poesia di Nazim Hikmet
Nasceranno uomini migliori
Nasceranno da noi
uomini migliori.
La generazione
che dovrà venire
sarà migliore
di chi è nato
dalla terra,
dal ferro e dal fuoco.
Senza paura
e senza troppo riflettere
i nostri nipoti
si daranno la mano
e rimirando
le stelle del cielo
diranno:
«Com'è bella la vita!»
Intoneranno
una canzone nuovissima,
profonda come gli occhi dell'uomo
fresca come un grappolo d'uva,
una canzone libera e gioiosa.
Nessun albero
ha mai dato
frutti più belli.
E nemmeno
la più bella
delle notti di primavera
ha mai conosciuto
questi suoni
questi colori.
Nasceranno da noi
uomini migliori.
La generazione
che dovrà venire
sarà migliore
di chi è nato
dalla terra,
dal ferro e dal fuoco.
Nazim Hikmet, poeta turco che restò in carcere per dodici anni a causa della sua opposizione alla dittatura di Kemal Ataturk, esprime in questa sua lirica la speranza, anzi la fiduciosa certezza che la nuova generazione, la generazione, cioè, di coloro che non hanno conosciuto la guerra e le lotte sociali, sarà migliore e più felice di quella del poeta, che è nata «dal ferro e dal fuoco». Chiaro è il riferimento, in questa lirica, alla lotta contro la dittatura che in quegli anni (la lirica è stata composta nei primi anni Quaranta) deteneva il potere in Turchia