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Poesia di Gianni Rodari
Il vento
Arriva il vento. Che pazzerello!
Vedi?  sgarbato, come un monello.
Strappa il giornale che tieni in mano;
manda i capelli lontan lontano.
Tu devi correre fino laggiu,
ma il tuo cappello corre di pia.
Intanto il vento, con mano lesta,
fa il parrucchiere sulla tua testa;
e se, per caso, apri l'ombrello,
ti spazza via, presto anche quello.
Ma che vuoi farci? Non t'arrabbiare:
è un birichino e vuoi giocare!
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