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Poeti Emergenti -
Poesia di Gabriele -
AAcido critico -


Si, sei mia figlia.
Però non so da dove viene quel tuo alito
quando parli con parole malate,
la tua aria è sempre condita di acido critico.
Dal giocar d'amore con la mia metà bella
donna in amore che mi coprì di baci sei
stata concepita, profumata femmina...
incapace, non ho mai voluto il male degli altri
io, ho sempre subito il male dagli altri, detto da te.
Non aggirare non c'è niente d'arginare
il tuo parlare lontano è !
Non c'è più nessuno che ti possa sentire
quando miasmi per quanti affetti racconti
escono sconce le parole sulla mia persona.
Offendi me? No!
Offendi te, rovini te rovini solo te.
Io gia lo sono e, ciò lo sai
a te devo ringraziare se sono spazzatura e,
spazzatura arriveremo davanti a Dio.
Entrambi anime siamesi attaccate dal destino incollate.
Tu cosi bene consumi l'anima per fare del male e,
la mia anima sta così male che vorrebbe fare del bene.
Siamo due uguali tali opposti quali di energia interiore
per i sentimenti.
Io, con il male dell'anima che rosica salute per vivere.
Tu, animale che si rosica la coda per sopravvivere.

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