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Poesia di Enza Lepore 
Ali di gabbiano

Ero seduta su di un altopiano,
l’ aura dolce mi sfiorava,
poi vedevo l’orizzonte …
e lì volevo arrivare;
intorno a me stridi di gabbiani
mi sorvolavano su, sempre più su,
io insieme a loro volevo volare,
per scoprire nuovi mondi,
nuove mete da raggiungere,
ma non avevo ·ali per volare;
chiamai l’ultimo gabbiano dello stormo e gli dissi: dove andate o mie bianche alme?
dov’è la vostra dimora?
noi andiamo al di là del marela nostra dimora è sui cieli e sul mare
siamo messaggeri della pace cosa possiamo fare per te?
colsi una palma gliela porsi nel suo becco e gli dissi:
ora va … porta al di la del mare
il mio messaggio della pace,
e lui volò via,
rimasi attonita nel vederlo prendere il volo
il mio sguardo lo seguì,
fino a quando si disperse tra le mille
e immote forme delle biancheggianti nuvole.·····

(MELFI 11/09/2005)

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