Poesia di Emira Provenzano
Regina per un giorno
Un di' mi avevi detto,
in uno slancio di affetto
che duro' solo un'ora,
( mi par d' udirlo ancora):
vorrei essere un re,
per far di te
la mia regina.
Io mi sentii regina,
anche se la cucina
era il mio regno,
la mia corona, il pegno
che mi legava a te.
E nelle pieghe del mio grembiule
nascondevo i miei dubbi e miei perché.
Poiché, giunta la sera,
già più non c'era,
su quel tuo viso
né gioia, né sorriso.
E i tuoi silenzi,poi,
gettavano il vuoto tra noi.
E andammo avanti,
cosi' come due amanti
in continuo litigio,
finché il consorzio
si termino' in divorzio.
mentre io avvilita,
mi chiedevo:perché?
Dov'é finita
la tua impazienza di diventare un re?
Oggi, dopo dieci anni,
mi chiedo ancora e spesso:
"Non l'ho capito allora, non lo capisco adesso!"
Perché proprio alla festa della donna? Forse per dedicarla a quelle
donne che hanno avuto, come me, delle incomprensioni ...matrimoniali.