Poesia di Edoardo Ferrero
Si è come si è
Si è come si è,
come una canna è una canna;
è il piegarsi al vento
che ti definisce come inutile,
come è proprio della canna
essere debole e dell'uomo
essere mortale, del vento
essere errante, del verme
essere strisciante e della notte
essere cupa, come un pensiero
senza avvenire.
Con la pala ho scavato un buco
per sradicare le radici.
Proprio era un magnifico buco,
di terra umida e nera;
messe le mani dentro,
sentito ho il suo lamento,
il suo cuore di pioggia.
E lì mi son fermato
a guardare nude radici
sconfitte nel duello
della vita con la morte.
Un giorno ti scriverò una poesia che non parli del cielo o della notte;
una poesia che i nomi ometta
dei fiori, che non abbia rose o viole.
Un giorno ti scriverò una poesia
senza uccelli, senza sorgenti,
una poesia che ignori il mare
che non guardi le stelle.
Saprai che sono morto.
Me ne sono scordato.
Non riesco più a dire che poesia
è l’immagine di quello
che non resta in fotografia.
L’inchiostro della memoria non è indelebile.
Potessi narrare in eterno
senza mai dimenticare la giusta
parola che son riuscito a trovare,
non scriverei mai nulla,
che quando la scrivo nulla è mai giusto,
mai come nel racconto,
perde la luce ed il suonare
che era bello evidente
nel mio narrare.
Non so distinguere tra sonno e veglia
e così ho perso il mio sogno.