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Poesia di Anna Marinelli
Le mani delle donne

Le mani delle donne

intrecciano conchiglie di sorprese

e s’appuntano asterischi di luna

sulle crocchie dei capelli arrotolati.

Sciolgono silenzi di vetro

al crogiolo sempre acceso delle loro bocche,

intessendo arazzi d’accoglienza.

Le mani delle donne

sanno d’ago e di filo

e cuciono stupori d’aquiloni

da annodare tra le mani dei bambini.

Quelle mani hanno ore da sbucciare

nei riflessi dei mattini

e intingono· le attese

in anfore sempre piene ·di speranza.

Sigillano pulviscolo di solitudini

in ·teche di madreperla, che ,

fatate, sanno mutare in sorriso la malcelata pena.

·Custodiscono battiti cadenzati come torchi

per spremiture di uvaspina

per propiziare vaghezze di sospiri,

Col punto d’erba e festoni

arredano tristezze di solitudini…

e schiudono segreti scrigni di sole

·nei giorni di una pioggia inopportuna.

·Affastellano desideri segreti

tra le pieghe di lenzuola di percalle

Che profumano di mirto e di lavanda.

Se giovani, quelle mani,

sanno avere levità di ali

e sulle spalle incurvate dei vecchi

si chinano amorose,

per sollevare il duolo di ogni pena.

Le mani delle donne spalmano carezze di nutella

su fette d’anima fragrante.

Chiudono pietose ·le palpebre dell’ultimo respiro

col tocco lieve delle loro dita

schiudendo tepori di placente.

aprendo varchi ad una nuova vita.················

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