Bella ciao
Canto della Resistenza
Una mattina mi sono svegliato
o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao
una mattina mi son svegliato
ed ho trovato l'invasor.
O partigiano portami via
o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao
o partigiano portami via
che mi sento di morir.
E se io muoio da partigiano
o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao
e se io muoio da partigiano
tu mi devi seppellir.
E seppellire la su in montagna
o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao
e seppellire la su in montagna
sotto l'ombra di un bel fior.
Tutte le genti che passeranno
o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao
e le genti che passeranno
mi diranno che bel fior.
E questo è il fiore del partigiano
o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao
e questo è il fiore del partigiano
morto per la libertà
Questa canzone che è nata come canto di mondariso di mondine ha poi subito molti adattamenti e molte varianti. La più famosa delle canzoni della Resistenza conosciuta ovunque dall'inizio degli anni Sessanta, nella trasmissione televisiva Canzoniere minomo (Giorgio Gaber, M.Monti, Margot), l'incisione in un italiano non troppo perfetto di Yves Montad e nello spettacolo dallo stesso titolo presentato dal Nuovo Canzoniere Italiano nel 1964 al festival di Spoleto, fra tante polemiche. La musica di Bella ciao, così orecchiabile e cosi adatta alle esecuzioni in coro, è stata più volte utilizzataper canzoni nate in occasione di lotte di fabbrica.
Gli storici della canzone italiana Michele Straniero e Antonio Virgilio Savona hanno detto che Bella ciao non fu cantata durante la guerra partigiana ma venne divulgata dopo la guerra. L'associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI) considera che Bella ciao divenne inno della Resistenza vent'anni dopo la fine della guerra. Bella ciao è diventato un inno dopo la consegna delle armi da parte dei partigiani.
Antica canzone di risaia emiliana
Canzone cantata da Milva nel 1971
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