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alristorante
Racconto di Carlo Manzoni

Il signor Veneranda al ristorante 

50 scontri col signor Veneranda
L'umorismo nasce dal voler intendere le parole alla lettera, senza tener conto del contesto. Il ragionamento del signor Veneranda non farebbe una piega se non fosse fatto in un ristorante, un luogo dove si va per mangiare.

Il signor Veneranda sedette al ristorante.
Il signore mangia? - chiese il cameriere al signor Veneranda.
Certamente - risponde il signor Veneranda.
Spaghetti al sugo, risotto, minestra in brodo? chiese il cameriere leggendo la lista.
Si capisce, disse il signor Veneranda, anche arrosto di vitello, salame, prosciutto, pesce,
ossobuco, filetti, spezzatini, brasato eccetera.
Adesso è inutile che stia qui a fari e l'elenco delle cose che mangio.
Mi piace quasi tutto.
Va bene ma... balbettò il cameriere, stupito, - io vorrei sapere cosa mangia adesso.
Adesso niente, disse il signor Veneranda. -
Ho già mangiato.
Di solito mangio prima di mangiare, dopo mangiato non mangio più.
Lei mangia anche dopo mangiato?
No ma... balbettò il cameriere che non sapeva più cosa dire; - le ho chiesto se mangia e
mi ha detto di sì.
Ma certo che mangio! - esclamò il signor Veneranda.
Tutti mangiano.
Se non mangiassi creperei.
Non capisco perché le fa tanto meraviglia il fatto che mangio.
Non mi fa meraviglia, disse il cameriere mi fa meraviglia il fatto che lei non mangia.
Ma le sto ripetendo che mangio, gridò il signor Veneranda.
Quante volte glielo devo dire?
Allora cosa vuole? gli chiese il cameriere confuso.
Niente - disse il signor Veneranda - assolutamente niente.

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