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Poesia di E. Ottaviani 
L'inverno e il poeta
Neppure il più pallido segno
ci resta dei mesi di sole!
La terra è uno squallido regno
che pesa sul cuore, che duole.

In ogni collina c'è un serto
di brume diffuse, stagnanti;
il cielo è un immenso deserto:
né voli, né trilli, né canti.

Eppure nella morsa del gelo
qualcosa sorride al poeta:
è un esile, povero stelo
di grano su zolla di creta.

Guardando quel tenero verde
l'artista ritorna contento
e già nel gran mare si perde
di messi cullate dal vento...
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