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Favola di Lev Tolstoj 
Il viaggio in città

Mio padre stava andando in città. lo gli dissi:
Papà, prendimi con te!
Che idea! mi rispose. Tu moriresti di freddo lungo la strada.
lo mi voltai dall'altra parte. Scoppiai in lacrime e corsi a rinchiudermi nella mia camera.
Piansi a lungo e alla fine mi addormentai.
Vidi in sogno un sentiero che usciva dal nostro villaggio,
Mio padre camminava su quel sentiero. Lo raggiunsi, e insieme ci avviammo verso la città.
A un tratto, vidi in lontananza il negozio di un fornaio.
È questa la città? chiesi allora a mio padre.
Sì, è la città rispose.
Intanto eravamo giunti al negozio.
Nella vetrina vidi molti pasticcini appena sfornati e chiesi:
Papà, compramene uno!
Mio padre mi accontentò: comprò un pasticcino e me lo diede.
Proprio in quel momento mi svegliai.
Mi alzai, mi vestii, infilai i guanti e uscii di casa.
Nella strada c'erano ragazzi che scivolavano sul ghiaccio, che correvano e saltavano, e anch'io mi misi a giocare con essi, finché fui tutto intirizzito dal freddo.
Rientrai i casa per riscaldarmi, quando udii la voce di mio padre che era tornato in quel momento dalla città.
Gli corsi incontro tutto contento e gli chiesi:
Papà, me lo hai comprato un pasticcino? Sì rispose; e mi porse proprio quel pasticcino che avevo visto in sogno.
Allora fui preso da una tale felicità che saltai sulla tavola e mi misi a cantare.

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