Tradizioni di Natale
L'asino e il bue
Le figure del presepe
Insieme ai più volte nominati Vangeli Apocrifi, le trecentesche "Meditationes vitae Christi", scritte probabilmente nel Convento di San Gimignano in Valdelsa, come del resto le prediche francescane, nel raccontare la vita di Gesù hanno seguito un intento divulgativo, sottolineando l'aspetto umano per suscitare un sentimento di pietas, di amore nei fedeli.
Secondo queste fonti, povertà. disagi, freddo, segnarono la Nascita di Gesù, che ebbe una mangiatoia come culla, riscaldata dal fiato di un bue e di un asinello, sulla cui groppa aveva viaggiato Maria fino a Betlehem.
Nella sua scarna prosa l'Evangelista Luca non fa riferimento a questi dettagli naturalistici, volti, come, per esempio, le avverse condizioni atmosferiche -a suscitare commozione nei fedeli.
La presenza dell'asino e del bue ha un valore anche e soprattutto scritturale, testimoniano l'avvenuta profezia messianica di cui avevano parlato Isaia e Abacuc.
Tanto è vero che non riscaldavano con il loro fiato Gesù Bambino ma "l'adoravano senza posa", come racconta lo Pseudo Matteo.
I due mansueti animali sono stati oggetto di varie interpretazioni nel corso del tempo, fra cui, autorevolissima, quella della patristica, che vede nell'asino il simbolo delle. genti pagane gravate dall'idolatria, mentre il bue simboleggia il popolo ebraico: esso,infatti, è sottomesso alla Legge di Dio come il bue si sottomette al giogo.
NATALE, il tempo di Natale è tutto tempo di attesa, è qui si consuma il valore del grande evento cioè la nascita di Gesù Bambino, se vuoi conoscere altri contenuti di Natale li trovi qui .