Poesia di Vincenzo Fiaschitello
Ah, vento luziano di Pienza
Dolce il ricordo di un felice evento
che osiamo chiamare aere perennius.
Ma la memoria spesso trae gioia
dal trattenere quel che più ci affanna,
quel che il nostro desiderio, pur volpe
astuta, non ha saputo cogliere.
Si acuisce il dolore dell'anima
al ricordo giovanile di un ventre
femminile gonfio di morte,
al pensiero fragile di una fuga
impossibile dal fievole chiarore della vita.
Come breve è il passo dalla vanità
al nulla, quando tutte le cose alle quali
abbiamo affidato il nostro zelo,
tutte le forme che apparivano
ai nostri occhi così nitenti, altro
non sono che uno zero, polvere
delle deserte notti del tempo.
Ah, vento luziano di Pienza,
asprigno come vino di S. Martino
che gemi e frughi tra i tetti rossi
delle case, d'attesa mi riempi
il cuore e d'assenza di spazio.
Tutto è sospeso in un vuoto abisso!