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Poesia di Domenico Marras
La Signora della calza

Signora Befana, una curiosità:
posso sapere chi Le da i denari
per comprare tutti quei bei regali
che, nottetempo, mette nelle calze
dei bambini che sono stati buoni?
perché Lei e povera: non ha neppure
la miserrima pensione sociale
che lo Stato da ai nullatenenti.
Inoltre, che io sappia, non esiste
neppure una “Fondazione Befana
pro Bambini Buoni”, da cui attingere.
Non è che glieli passi, sottobanco,
quel ricchissimo di Gesù Bambino,
quel padroncino dell'immensa casa,
nella quale tutti vogliamo andare,
perché vi si sta come in Paradiso?
Oppure è la madre di quel bimbetto,
ed è così vestita per non farsi
riconoscere da chi La dovesse
vedere, mentre col socco dei doni
sulla spalla, va da una casa all'altra?
Benché i soldi mi piovano dal Cielo,
non sono la madre del Bambinello:
sono semplicemente una vecchietta
a cui piace, la notte che precede
il mio giorno, portare regalini
a tutti i bambini buoni del mondo.

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