Poesia di anonimo
L'asino dice
A quel povero ortolano
che sta fuori di città
io trasporto i suoi corbelli
pieni zeppi di piselli;
io gli porto le sue zucche,
i suoi sedani, i suoi cardi,
le sue belle melanzane;
io gli porto le romane,
i verzotti, i pomodori,
le carote con gli odori
ifagioli che hanno gli occhi,
i bellisimi finocchi.
Gli risparmio di sudare
e lo aiuto a guadagnare.
Lui mi vuol ricompensare;
ma per farmi ricordare
che è il padrone,
mi rispolvera il groppone
col bastone.