Poesia di Antonio Bruno
I baci
Soavissimi baci,
Che son nettare ai labri e manna ai cori,
Già mi desti, o Licori.
Quinci un bacio vorrei
Rapir co' labri miei,
Per dir se sian più dolci e più graditi
I donati o i rapiti.
Bacia, baciami, o Clori,
Ma 'l tuo bacio si scocchi
O nel labro o negli occhi;
Perché l'anima mia,
Che negli occhi e nel labro ognor desia
E baciarti e mirarti
O mirarti o baciarti,
Goda pari dolcezza, amante amata,
O mirata o baciata.
Perché mentre mi baci,
Donna, mi mordi e vuoi
Ch'io provi dolci i baci e i morsi tuoi?
Aggiunsi i morsi ai baci,
Perché nel labro impresso il bacio io miri?
Sì, sì, con labri accesi e denti ingordi
Bacia, baciami pur, mordimi, mordi,
Perché dolcezza egual l'anima sente,
Se talor morde il labro e bacia il dente.