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Poesia di Achille Campanile
Pioggia di primavera

La pioggia; picchiettandola con le lunghe
dita leggiere, faceva il solletico
alla terra e le diceva piano' piano:
"Destati ". E mormorava: «Svegliati!" E poi:
Su, su, è l'ora, vestiti!" E la terra fingeva
ancora di dormire perchè nulla era più dolce
di quella carezza leggiera e di quel dormiveglia!
Alla fine aprì gli occhi delle margherite
e nei giardini restò un odore di terra bagnata.

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