Messaggio alle donne del Concilio Vaticano 2°
"E ora, a voi noi ci rivolgiamo, donne di tutte le condizioni, figlie, spose, madri e vedove;e a voi pure, vergini consacrate e donne sole: voi siete la metà dell 'immensa famiglia umana.
La Chiesa è fiera - voi lo sapete - d'aver esaltata e liberata la donna, d'aver fatto risplendere lungo i secoli, nella diversità dei caratteri, la sua innata uguaglianza con l'uomo. Voi madri, voi avete in proprio la custodia del focolare, l'amore delle origini, il senso delle culle. Voi siete presenti al mistero della vita che comincia. Voi consolate il trapasso della morte. La nostra tecnica rischia di diventare inumana. Riconciliate gli uomini con la vita.
E soprattutto vegliate, vi supplichiamo, su l'avvenire della nostra specie. Trattenete la mano dell 'uomo che, in un momento di follia, tenterebbe di distruggere la civiltà umana.
Spose, madri di famiglia, prime educatrici del genere umano nel segreto dei focolari, trasmettete ai vostri figli e alle vostre figlie le tradizioni dei vostri padri, nel tempo stesso che li preparate all 'insondabile avvenire. Ricordatevi sempre che una madre appartiene, mediante i suoi figli, a questo avvenire che lei forse non vedrà.
Voi che sapete rendere la verità dolce, tenera, accessibile, applicatevi a far penetrare lo spirito di questo Concilio nelle istituzioni, nelle scuole, nei focolari, nella vita d'ogni giorno.
Donne di tutto l'universo, cristiane e non credenti, a voi, che avete avuto in consegna la vita in questo momento della storia, il compito di salvare la pace nel mondo".
Roma 8 dicembre 1965
