Lettera di Madre Teresa di Calcutta alle donne
"Non abortite! Dateli a me"
I nostri bambini appartengono alla categoria degli indesiderati, dei non amati. Ciò che oggi preoccupa tanta gente, non è soltanto che il mondo cominci ad essere sovrappopolato: oggi, cominciamo a scoprire nel mondo, con intensità crescente, che ci sono persone che si sforzano di dimostrare che la Divina Provvidenza non può provvedere ad altri bambini, non ancora nati.
Se si giunge a permettere l'aborto nei Paesi ricchi, provvisti di beni materiali e di tutto ciò che il denaro può procurare, io penso che proprio questi sono i più poveri tra i poveri. Mi piacerebbe poter aprire in questi Paesi molte case per bambini, per poterli accogliere e provvedere ad ognuno di loro. Abbiamo case di questo genere in tutta l'India, e mai abbiamo dovuto rifiutare qualcuno.
La cosa meravigliosa è che ogni bambino salvato dalla morte, decisa dai propri genitori, ha trovato una casa con nuovi genitori. L' anno scorso abbiamo intrapreso a Calcutta, con uno sforzo davvero grande, un' iniziativa per evitare l'aborto attraverso l'adozione.
Per noi, in India, questa è una cosa meravigliosa, perché questi bambini sono, secondo la legge, intoccabili.
,Questa è la cosa più bella del nostro popolo: si offrono per adottare e dare unafamiglia a questi bambini non voluti, colmando d'affetto queste immagini di Cristo sofferente. Per quanto riguarda i Paesi che hanno approvato leggi che permettono l'aborto, definendolo un atto naturale, dobbiamo pregare per loro, perchè il loro peccato è grande. E' un crimine.
Quando fummo Invitate ad occuparcl delle giovani violentate dall' esercito del Bangladesh, dovemmo aprire un orfanotrofio per accoglierle. Dovemmo affrontare gravi difficoltà, perché sia la legge musulmana sia quella indù erano contrarie ad accettare nella società le ragazze che erano state violentate.
Ripeto: ci trovammo difronte ad una grave difficoltà, ma quando i lMujib disse che quelle ragazze erano eroine della patria, che avevano lottato per conservare la loro purezza, che avevano lottato per il proprio Paese, i loro genitori vennero a riprendersele. In molti casi, cifurono giovani che si offrirono per sposarle. Accadde allora che molti lanciarono l'idea di ricorrere all'aborto. Fu una lotta tremenda, per definirla in qualche modo, quella che dovemmo impegnare contro i sostenitori di quell' idea. lo dissi loro che le nostre ragazze erano state violentate, che erano state obbligate, che non avevano volu!o il peccato. 'Invece, quel che voi cercate di imporre loro, quel che cercate dl aiutarle a fare, questo si è commettere un omicidio, la cui ossessione non le abbandonerà più per tutta la vita. Mai più dimenticheranno che
loro, come madri, furono le assassine dei propri figli'.
Grazie a Dio, il governo accettò la nostra proposta. Si disse alle ragazze che ogni bambino nato da quelle di loro che avrebbero voluto abortire, avrebbe dovuto essere portate alla casa di Madre Teresa: dove sarebbe stato accolto. In questo modo, del 40 bambinI ricevuti, più di 30 sono stati adottati da meravigliose famiglie del Canadà e di altri Paesi. Questo è il nostro modo concreto di combattere l'aborto, per mezzo dell' adozione.
Poiché le nostre Sorelle lavorano nei bassifondi e nei quartieri più poveri di tutta l'India (attualmente siamo presenti in 40 città), abbiamo potuto scoprire, fra i nostri poveri, numerosi casi di giovani madri moribonde e di bambini nati in condizioni di subnormalità. Non riuscivamo a scoprire la causa di questi fatti. Andando un po' più a fondo nelle nostre ricerche, siamo giunte alla certezza che erano oggetto di violenza a causa della loro ignoranza. Perciò, decidemmo di chiedere a Dio di offrirci qualcuno che potesse incaricarsi dell' aiuto ai nostri assistiti, in modo che potessero affrontare questo problema con una coscienza chiara.
Dio ascoltò la nostra preghiera. Ci mandò una vocazione: una giovane dell' Isola Mauritius, che aveva acquistato esperienza nel suo Paese nel campo della pianificazione familiare. Così, iniziammo il nostro lavoro d'informazione, e oggi sono oltre 3.000 le famiglie che ne fanno tesoro, con risultati positivi nel 95 o 96% dei casi, approsimativamente. Non appena il lavoro raggiunse una certa stabilità, demmo l'incarico a questa Sorella di preparare le novizie e le mandammo nei quartieri poveri.
Attualmente, il Governo, avuta notizia del buon risultato del nostro lavoro in questo campo, e resosi conto che altri metodi provocano gravi danni ai nostri poveri, ha inviato un gruppo di persone fra le più qualificate, per studiare da vicino il nostro lavoro".
Madre Teresa