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Poesia di Vincenzo Fiaschitello
Uomo del 21° secolo

In gocce di ricordi d'alabastro

ha mutato il tempo le lacrime

sul tuo volto striato come il suolo

della pioggia. Uomo del 21° secolo

ti accorgi solo ora che il cielo al crepuscolo

fuma di sangue e di inutili certezze,

eppure non arretri nel credere che tutte

le anime dormono nel grembo di Dio.

Sei come il trapezista che un istante

prima ha lasciato il suo trapezio

e, sospeso in aria, pericolosamente

si attarda ad afferrare l'altro trapezio.

Uomo del 21° secolo impara a distillare

l'essenza dell'eterno dagli errori

e dagli orrori di una tecnica che si impone

come supremo scopo del nostro vivere;

rifletti e scopri se il diventare altro delle cose,

il divenire e il tempo non siano false voci

di un pensiero e di una fede che hanno retto

finora la storia degli uomini d'occidente.

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