Poesia di Vincenzo Fiaschitello
Tu sei cosa, materia che vibra
Tu sei cosa, materia che vibra,
che pensa e ama. Che muta:
essente ora, domani non più,
dileguato!
Miserevole cosa, non inutile però,
nobile cosa tra innumerevoli cose,
gioia inframezzata a dolore,
procede nel duro cammino con suole
a infradito, soverchiata d'ansia e di paura.
Ti chiedi cos'è rimasto della croce
della fede, della voce dell'amico
fidato, al quale in silenzio confidavi
i tuoi dubbi e i tuoi errori.
E' forse vero che più passano gli anni
e più si indura e perdura la patina
di cui si ricopre l'anima dell'uomo?
Pure, attorno alla luce del giorno
per l'universo intero vedo ancora
angeli che si aggirano ad aprire
le finestre dei cuori di una umanità
frastornata, incessantemente
schiaffeggiata da un male insensato.