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Poesia di Vincenzo Fiaschitello
Rinascono i morti

Rinascono i morti

che hai nel cuore come ombre

senza che emergano al flebile

chiarore della notte lunare.

E’ un nero lampeggiare,

un lieve sfiorare la vita della morte

non dissimile da quella della vita di ieri.

Tra le tante, una il suo inquieto errare

ferma: un nome mi sfugge dalle labbra

e pare che vacuo non sia,

e va e torna in mesto giro finché

vuoto resta il luogo e il cuore privo

d’ogni speranza.

Quale vento disceso dalle cime di alberi

ravviva ancora la tua assenza?

Nessuna luce sul tuo volto, nessuna voce

si leva oltre la vertigine dell’abisso.

Ah, l’azzurro del marecielo di un tempo,

il verde dei prati e degli ulivi,

il ricordo del dolce sorriso del tuo sguardo

 racchiusi nel mistero di una mandorla.

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