Poesia di Vincenzo Fiaschitello
Tu, nobile mar Jonio
Tu, nobile mar Jonio
ti offrivi solo di lontano
al mio sguardo acuto
di fanciullo e serbavi
alla gioia di altri
la tua azzurrità traversata
da ali bianche di gabbiani.
Ma io nella mente me la figuravo
e udivo perfino il rullio
delle barche che ti solcavano,
il tonfo degli umidi remi
che il pescatore affondava
nelle tue acque, spingendo al largo
il suo piccolo scafo calafatato
di fresco con la scritta ben augurante
di una divinità dell'Olimpo.
Quel che scovavo allora
nella mia fantasia, dietro i vetri
della finestra, se lo mangiò
il vento tempestoso del Tempo:
nostalgie, amori, sogni...
barlumi di perduta giovinezza!
A Tina Giacona