Poesia di Vincenzo Fiaschitello
Sapevi che i fiori del prato
Sul far della sera il buio già strazia
con la sua lama sottile il giorno,
l'anima langue e il cuore nuota nell'angoscia.
Persino la notte non crede più
alla promessa del sole nascente,
la terra è sottosopra.
Tutta la felicità di un tempo è rimasta
su quei gradini sbrecciati di basalto,
su cui pesarono le corse di fanciullo
e i passi stanchi di chi non c'è più.
Sapevi che i fiori del prato avevano
i colori del tramonto a primavera,
sapevi che le rondini tornavano
ai primi calori dell'aria,
mai immaginavi che la vita potesse
scivolare via silenziosamente
senza risposte a quel che sempre cercavi.