Poesia di Vincenzo Fiaschitello
Nome non hai più
Nome non hai più,
ma il suono della tua voce
mi giunge ancora all'orecchio
come il gridio allegro
delle rondini radenti i tetti.
L'azzurro sguardo dei tuoi occhi,
che presero a prestito
il colore dei nostri mari e cieli,
mi porta in cuore una ferita antica.
Sei una conchiglia ricamata
che custodisce armonie
di suoni e di colori per rendere
meno triste il cammino del sole
e per non svegliarci dal sogno
della nostra vita.
Ma tu non hai più nome!