Poesia di Vincenzo Fiaschitello
La casa della nonna
Tra le vie polverose che bambino
percorsi con la mano saldata
a quella di mia madre, mentre
il cielo terso dell'estate del quarantatré
si anneriva con il frastuono delle armi
della settima armata americana,
giace la casa della nonna.
Ornano ancora due trecce d'aglio
il caminetto e una di cipolle,
appesa a un filo brilla una stella di Natale,
una sveglia d'altri tempi segna
l'ora del tempo che fu.
Il fuoco spento ha la cenere dell'ultimo
ciocco che vi bruciò; due secche
pannocchie dal chiarore lunare
pendono dallo stipite della porta; alla parete
una vecchia illustrazione di Beltrame.
Avvolta nel silenzio la casa abbandonata
ha una finestra, alla campagna e al cielo
spalancata, che sommessamente sorride
e pare invitare ogni uccello che passa
a entrare dentro per fare il nido,
giacché gli uomini ormai dormono altrove.