Poesia di Vincenzo Fiaschitello
L'anziana luna di sera
"Ti voglio, ti spoglio!", così trovo
scritto su un foglio del mio diario
di adolescente. E io stavo alla finestra
con i piedi penzoloni nel vuoto
a contemplare l'anziana luna di sera
che tossiva tra le nuvole bianche,
appesa alla ringhiera di un balcone.
Un niente, un soffio di vento,
un colpo di sonno e giù.
Che spavento!
Il corpo ammutolito sulla ghiaia
del giardino. Dall'alto lo avrei guardato
orridamente piagato, sanguinante,
se solo il Fato avesse deciso allora
di farmi entrare nell'Eternità
e di non più concedermi di udire
il richiamo della gazza a primavera.
Volli attendere l'alba in bilico
tra la vita e la morte fino al rintocco
della campana della chiesa. La gioia
del vivere era nell'attesa del sole
che scaldava cuori e pietre.