Poesia di Vincenzo Fiaschitello
Io cerco il lontano
So che i nostri nomi
sono scritti sulla foglia
che il vento d'autunno
mulina nell'aria. Ma tu foglia
non dimenticare i nostri
cuori e portali lontano
dove il silenzio è musica,
dove gli angeli sorridono beati.
Io cerco il lontano,
la profondità, l'abisso.
Oh, interrogare l'infinito!
Mi disperdo in qualcosa
che nessuno mai ha potuto
avvicinare: l'inaccessibile,
il vuoto, il niente!
In esso una sola certezza,
la certezza della presenza
della parola che grida
la propria inquietudine,
l'assenza di ogni piccolo
granello del mondo che è stato
e che sarà.