Poesia di Vincenzo Fiaschitello
I robot
Se e quando la polvere soffierai
dai miei fogli ingialliti dal tempo,
lettore sconosciuto, non guardare
se il lavoro è perfetto ( non c'è nulla
di perfetto sulla terra che calpesti),
non fissare nella memoria date e tempi,
domandati soltanto se emozioni
e passioni che leggi: ansia nel salire,
pene nell'attesa, titubante cuore
nell'amore, sono simili a quelle
che vivi nei tuoi giorni presenti
in cui crescono ovunque robot,
vaganti officine lucenti,
ripieni di transistor che, tra terminali
cristalli e giunzioni, fanno tutto
ma ignorano le stelle cadenti.