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Poesia di Vincenzo Fiaschitello Non potevo saperlo
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Poesia di Vincenzo Fiaschitello
Non potevo saperlo

Non potevo saperlo, non potevo

allora perché non avevo fatto

ancora il giro della mia prigione.

Quale insensatezza!

Mi aggiravo pieno di vanità,

roso da smisurato orgoglio,

consumato dal vaniloquio

e dal presuntuoso possesso di verità.

Mi sentivo re quando invece

ero mendicante, come tutti.

Non scorgevo l'inanità di false

controversie, credevo nell'unicità

dell'uomo.

Ora tutti i miei versi non sono che versi

dell'attesa. Balzano dubbi da ogni

parte, nessuna abitudine o certezza

rassicurante come di chi conosce

in anticipo la meta: sono sempre

in cammino dentro di me.

Nessun azzurro di cielo o profumo

d'autunno mi annuncia la fine

se non il vento amico che mi porta

la voce dell'infinito silenzio.

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